martedì 27 maggio 2008

Rosa Parks

Rosa Louise McCauley Parks (Tuskegee, Alabama 1913 – Detroit, Michigan 2005), attivista del movimento afro-americano per i diritti civili. Figlia di James e Loeona McCauley, di confessione metodista, nel 1932 sposò Raymond Parks, attivo nel movimento per i diritti civili. Ha passato buona parte della sua vita a lavorare come sarta in un grande magazzino.
A partire dal 1943, Parks aderì al Movimento per i Diritti Civili americano e diventò segretaria della sezione di Montgomery della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP). A metà del 1955 iniziò a frequentare un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l'uguaglianza razziale, la Highlander Folk School. Condusse fin dagli anni Quaranta una lunga battaglia per l’affermazione dei diritti della popolazione nera.
Il 1° dicembre del 1955, il suo rifiuto di cedere il posto a un bianco su un autobus pubblico di Montgomery portò alla ribalta internazionale il drammatico problema della segregazione razziale, ancora in vigore in Alabama. Attraverso la vicenda del '55 la Parks divenne la madre del movimento dei diritti civili. Il suo gesto nacque dal ricordo di Emmett Till, un ragazzo nero di 14 anni che venne ucciso in maniera brutale per aver semplicemente rivolto un sorriso ad una giovane donna bianca. Cento giorni dopo il terribile fatto, la Parks decide di ribellarsi a questo sistema razzista e sale un autobus sedendosi come se fosse una bianca.
Arrestata per violazione della legge razzista, venne condannata a una multa e al pagamento delle spese processuali, sollevando l’indignazione e la protesta della comunità nera; il boicottaggio dei mezzi pubblici che ne seguì, organizzato anche da un pastore battista allora semisconosciuto, Martin Luther King, durò 381 giorni, costringendo le autorità federali ad abrogare le leggi sulla segregazione. Questi eventi diedero inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. Lo stesso King scrisse sull'episodio descrivendolo come "l'espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà. Rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future".
Nel 1956 il caso della signora Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, che decretò incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici. La lunga e civile lotta di Montgomery valse a Rosa Parks una grande popolarità, ma anche molti problemi; infatti sia lei che il marito persero il lavoro e, ripetutamente minacciati, furono costretti a trasferirsi a Detroit. Fu solo nel 1965 che Rosa trovò un nuovo impiego, grazie a un deputato democratico che l’assunse come segretaria.
La Parks ottenne in seguito numerosi riconoscimenti; in omaggio al suo contributo per l’affermazione dei diritti civili negli Stati Uniti, nel 1999 Bill Clinton le conferì la prestigiosa Presidential Medal of Freedom.

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